La base si, la base no
15 gennaio 2007
Devo ammettere che sulla vicenda sono combattuto. Vi spiego. Da una parte persiste la mia volontà di non essere ancora complice delle azioni militari americane che non ho mai condiviso, e quindi, fosse per me, smantellerei tutte le basi americane sul territorio italiano. Dall'altra però ci sono dei vantaggi che questa base porterebbe all'Italia non indifferenti. Gli Usa per costruire la base si impegnano ad un esborso economico non da poco, con investimenti che andrebbero a favorire la cittadinanza del posto. Oltre a fare gli affari loro (cioè costruirsi la base) essi dovrebbero costruire tutta la rete viaria attorno alla base (un bel po' di soldi che il governo italiano non investirà mai) oltre a portare un numero non indifferente di nuovi posti di lavoro. Nella base attuale lavorano circa 700 italiani che potrebbero anche perdere il lavoro se gli Usa decidessero di spostare la base in Germania, e tanti soldi che la base ha finora portato nelle case della cittadinanza vicentina potrebbero prendere il volo anch'essi assieme ai militari statunitensi.
Questi sono i fatti. Ideologia contro interessi. Io rimango combattuto.
Etichette: Politica
posted by Ajeje87 @ 20:22,
2 Comments:
- At 21:44, said...
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io credo che debbano prima di tutto decidere i vicentini
- At 13:56, mario said...
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Secondo la logica degli interessi fabbriche che inquinano devono rimanere aperte e via di questo passo.
Se i costi di questo tipo d'interessi li paga chi ha poca forza per farsi sentire, una bella mano sul portafoglio ed una sugli occhi aiuta a non sentirci delle piccole merde.
I costi in ogni caso ci sono sempre.Qualcuno li misura in danaro altri in qualità della vita e vite.
I primi qualche alternativa l'hanno.Gli altri?
Mario