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sulla scia dell'opera leopardiana, tratterò tutto ciò che mi passerà per la testa:politica, musica, cinema,ecc. tutto in completa libertà



Welby è morto

Mi dispiace sinceramente. Ha portato avanti la sua battaglia e finalmente ha ottenuto ciò che desiderava da tempo. Peccato che a causa dell'inciviltà di molti non l'abbia potuto fare come voleva lui, legalmente. Peccato.

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posted by Ajeje87 @ 14:56,

5 Comments:

At 19:17, Anonymous Anonimo said...

ma soprattutto dispiace aver dovuto leggere e sentire dichiarazioni squallide.

 
At 23:40, Blogger Ajeje87 said...

se ti riferisci a volontè ti suggerisco di non ascoltarlo proprio. Quell'uomo non merita tanto onore

 
At 22:22, Anonymous Anonimo said...

La realtà è che su 5 mila italiani malati di Sla ce n’è uno solo che fa scalpore. E fa scalpore, lo sappiamo, perché rosapugnoni e altri cazzoni hanno eletto Welby a testimonial della causa dell’eutanasia.

E che si dice degli altri 4.999, che desiderano ardentemente vivere, che lottano come leoni (il caso di Carlo Marongiu è da manuale) e che hanno manifestato davanti al Parlamento di Roma per chiedere un’assistenza sanitaria migliore? Niente. Non se li fila nessuno.

Il che significa che siamo davvero alla frutta. Com’e il ritornello in questi casi? «Tu non lo faresti, ma perché vuoi impedire agli altri di farlo?». Rispondiamo: scusate, ma la vostra è un’idea di libertà che prima ancora della democrazia (dove ognuno deve poter esprimere e difendere le proprie convinzioni) uccide l’appartenenza a un mondo comune. Perché, si capisce, se io non ho torto ma gli altri hanno sempre ragione anche quando potrebbero avere torto, non c’è più dialogo possibile, non c’è più mondo comune, non c’è più altra legge che l’anarchia. Infine, non occorre essere cattolici per ricordare che è inconcepibile la pretesa di prendere spunto da un caso per fare una legge. Altrimenti si dovrebbe dire che le leggi devono seguire non la giustizia, ma chi grida più forte. Cioè chi ha più potere.
(aesteagru1969)

 
At 10:26, Blogger Ajeje87 said...

Già oggi le leggi le fa chi ha più potere. E non saremo certo noi due a poter cambiare le cose. Poi non capisco il solito ritornello della chiesa: non si puà legiferare su un singolo caso. Per quale ragione? non si può prendere spunto da welby per fare una legge che garantisca la libertà di scelta a tutti? Leggi per singoli casi ce ne sono a migliaia (Previti, la legge Cirami, il condono salvavilla di berlusconi, ma anche il tentativ per fortuna fallito del comma traditore nell'ultima finanziaria), tutte penose, ora che se ne potrebbe fare una per una giusta causa, anche dopo la morte dell'interessato tutti che si scansano. Per quanto riguarda i malati terminali che però vogliono continuare a vivere sono d'accordo con loro che c'è bisogno di un sistema sanitario migliore, di maggiri risorse. Ma questo è un altro problema: la mancanza di soldi. Per il caso Welby basterebbe affermare in una legge che quando c'è accanimento terapeutico, o anche quando decide il paziente, egli abbia il diritto difar staccare la spina. Senza nulla togliere a coloro che vogliono continuare a vivere e che hanno tutto il sacrosanto diritto di continuare a farlo.
Welby cmq,tralasciando la rosanelpugno, avevo mandato lui stesso un messaggio a Napolitano. La Rosa nel pugno ha cavalcato il caso dopo, un po' dando anche a me l'impressione di essere sciacalli. Ma welby stesso ha deciso che il suo caso dovesse avere pubblicità per aprire il dibattito sull'eutanasia...
Poi, scusami, perchè l'accettare l'eutanasia "uccide l'appartenenza ad un mond comune"?

 
At 21:00, Blogger domenico said...

per approfondire la questione consiglio la visione del film "mare dentro"

 

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