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sulla scia dell'opera leopardiana, tratterò tutto ciò che mi passerà per la testa:politica, musica, cinema,ecc. tutto in completa libertà



Il Manifesto

Non l'ho mai letto, ma da oggi i giornalisti dello storico giornale comunista trovano la mia ammirazione e il mio sostegno: "Papa, lasciaci in Pacs"

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posted by Ajeje87 @ 12:36,

7 Comments:

At 14:47, Anonymous Anonimo said...

La dittatura degli omosex per verso nuove e piu' gravi discriminazioni (di aestagru1969)


Sentite questa e provate a riflettere che tipo di società ci state proponendo:

Maria e Carla, le chiameremo così con due nomi di fantasia per obblighi di privacy, vivono in un appartamento di loro proprietà a Bruxelles. Lo hanno comprato insieme, come dimostrano gli atti notarili, ci vivono come centinaia di sorelle che decidono di condividere spese e affetti di una vita in famiglia nonostante la lontananza da casa. Sembrava tutto tranquillo, almeno fino a quando le due protagoniste non ricevono una lettera dove il Comune le definisce «chef de menage isolée», ovvero capofamiglia isolato, quindi due entità distinte che, non si sa per quale motivo, vivano sotto lo stesso tetto. Sulle prime la questione sembrava risolvibile con un minimo di buon senso, chiamando gli uffici dell'anagrafe comunale facendo notare loro che le due "concubine" - come sono state definite da un solerte funzionario del comune di Bruxelles - sono due sorelle, quindi il fatto che vivano assieme non dovrebbe destare sorprese e, soprattutto, non dovrebbe contemplare l'obbligo di certificazione dei propri legami familiari. Sembrava facile, ma non lo è. Dopo un centinaio tra telefonate, lettere e fax il Comune della capitale belga chiama una delle due sorelle e le chiede di redigere una dichiarazione di convivenza, poichè per loro - ci dice Maria - «non è normale che io e mia sorella stiamo insieme nella stessa casa». Già, è normale che due omosessuali si sposino, che esistano i Pacs, che si possa parlare di adozione per coppie gay, ma non sia mai che due sorelle condividano lo stesso tetto, lo stesso tavolo, lo stesso bagno senza essere "concubine", meglio se amanti per la sagace amministrazione comunale belga.
E ora, come è andata a finire questa storia? Con il cotè più ovvio per una società falsamente liberale ma realmente parossistica: quello poliziesco. Pochi giorni fa, infatti, su segnalazione del Comune, Maria è stata contattata dalla polizia e convocata dopo Pasqua «per dimostrare, con gli atti di nascita, che siamo sorelle e non concubine». Già, tocca anche
questo nel civile Belgio.

Un consiglio: lasciate in pace il Papa, almeno quello. Prendetevela con tutti ma lasciatelo in pace. Un cosa ancora...sono poprio felice che i pacs siano stati messi all'ordine del giorno nell'agenda parlamentare del prox mese, cosi' almeno sapro' qto tempo devo ancora sopportare questo regime: con un presidente del consiglio babbeo, un comunista che ha sostenuto l'intervento dei carri armati a Budapest 50 anni or sono e gente di basso rango che bazzica in rai. Vedrete come vi abbandoneranno margherita ed udeur, che se non sbaglio, vi permettono di continuare a dirigere questo paese...a meno che non si vada verso un Venezuela alla Chavez...al che non mi resterà che scappare, a meno che non mi chiudano in qualche gualg...sentitamente...

 
At 15:54, Anonymous Anonimo said...

non capisco cosa c'entri la vicenda del commento precedente con i pacs. se vogliamo elencare disguidi burocratici non c'è bisogno di andare in Belgio, e ce n'è su ogni argomento.

quanto al manifesto, per tornare al tuo post, il miglior titolo è stato senz'altro il "pastore tedesco"

 
At 15:59, Anonymous Anonimo said...

Che tristezza avere a che fare con ragionamenti di questo genere. Non dico altro.

 
At 16:38, Anonymous Anonimo said...

ma se ai bigottissimi cattolici piacciono tanto i dictat vaticani, perchè non se ne vanno oltretevere a rompere le scatole.

Sapete com'è, io vorrei essere libera.

 
At 21:32, Anonymous Anonimo said...

Che tristezza avere a che fare con gente come voi..conformisti della peggiore specie, che non garantiscono la libertà religiosa, e in particolare non permettono al capo di qualcosa come un miliardo di cattolici di indicare la strada nel nulla che pervade questi tempi. Il problema è piuttosto un altro, ovvero che a voi ogni voce di dissidio, ogni voce fuori dal coro vi dà fastidio e siete portati a soffocarla (l'avete proprio iscritto nel dna).

Ma le parole restano parole e un'opinione vale un'altra, nella misura che non si opponga alla vostra dittatura del nulla. Non resta che pregare per voi e che un barlume di vita vi illumi e vi mostri la Strada...(uno che di Libertà se ne intende, che non è un discorso di nani, ma qualcosa di giganti che la nostra amica loska nemmeno puo' intuire..)

 
At 22:35, Anonymous Anonimo said...

"voi..conformisti della peggiore specie, che non garantiscono la libertà religiosa"

in Italia purtroppo non è la libertà religiosa ad essere a rischio (almeno non quella dei cattolici, magari di altre religioni), ma la libertà di chi non è religioso. fino a prova contraria i divieti sono imposti in nome della morale cattolica, non di quella laica

 
At 09:47, Blogger Ajeje87 said...

raser, tu sei un dittatore del nulla,che vuoi capire dal basso del tuo relativismo comunista e conformista?
Ah, veramente bella la battuta sul pastore tedesco, me ne ero dimenticato ad accennarvi nel post ;)

@asteargu: se volessi soffocare la tua voce non ci starei niente a cancellare i tuoi commenti, ma siccome le tue parole parlano per te....

 

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