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sulla scia dell'opera leopardiana, tratterò tutto ciò che mi passerà per la testa:politica, musica, cinema,ecc. tutto in completa libertà



Cosa prende?

"Cosa prende?"
Mario mantenne lo sguardo fisso negli occhi di lei e per mezzo minuto tentò di far si che il cervello gli trasmettesse le informazioni minime necessarie a sopravvivere al trauma ceh lo opprimeva: chi sono, dove sono, come si respira, come si parla.
La ragazza ripetè "Cosa prende?" tambureggiando sul tavolo con l'intero repertorio delle sue fragili dita; Mario Jimenez riuscì a perfezionare solo il proprio silenzio. Allora Beatriz Gonzalez diresse lo sguardo imperativo sul suo accompagnatore, e con voce modulata, la lingua che sfolgorava fra tanta dovizia di denti, emise una domanda che in altre circostanze Neruda avrebbe considerata normale:
"E lei cosa prende?"
"Come lui", rispose il vate.

Da "Il Postino di Neruda" di Antonio Skarmeta

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posted by Ajeje87 @ 22:32,

2 Comments:

At 20:15, Anonymous Anonimo said...

Grande Netuda e maeraviglioso Il postino.
Ciao,
luigi

 
At 20:18, Anonymous Anonimo said...

Ovviamente volevo scrivere Neruda

 

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