La vera storia italiana
29 marzo 2006
Non so a voi, ma a me è arrivata la più agognata e desiderata rivista delle ultime settimane: La vera storia italiana, il dietro le quinte del governo Berlusconi. Vi arriverà in busta chiusa, direttamente a casa vostra e gratis, un po come i calcolatori dell'euro anni fa. Si inizia a parlare di euro, il grave errore di Prodi, reo di aver applicato il cambio con la lira a 1936,27 lire, quando Berlusconi e, come dice lui, "gli italiani" lo avrebbero voluto a 1500 lire. Naturalmente, come lo stile berlusconiano ci ha insegnato, si sono dimenticati di aggiungere cheTremonti, ai tempi, aveva elogiato il cambio che aveva ottenuto Prodi in chiave europea. Ma soprassediamo. Si passa al G8, "un successo internazionale" che di successo ha ben poco dato che come al solito non si decide niente e anzi, fuori dal palazzo dove si discuteva, si sono scannati i no-global. Vai a sapere cosa volevano sti cretini....Il successivo pezzo, dove spicca una fotografia di Prodi versione mostro (naturalmente scelta a caso...), parla dei primi 100 giorni del primo governo Prodi dove l'appoggio esterno di Bertinotti non fu proprio un toccasana per il centrosinistra. Ma, che c'entra con il governo Berlusconi? Boh. Si parla delle Torri Gemelle e degli Angeli di Ground Zero, di Fidel Castro, di Valentino Rossi (un orgoglio italiano), dell'arrivo della benzina rossa, della busta esplosiva al tg4, ecc. E Berlusconi che c'entra? Inizia la carrellata di ministri che la maggior parte nessuno conosce, dato che l'interim berlusconiano li ha fagocitati presto o ricoprono cariche quasi insignificanti (pari opportunità, affari regionali, sviluppo e coesione del territorio). Poi partono anche i "pensieri a confronto"dove si mettono a confronto due pensatori o filosofi del passato uno al quale si ispira la Casa delle libertà, l'altro in aperta antitesi. Si scontrano quindi il pensiero di Marx e quello di Stuart Mill (comunismo e liberismo), Hobbes e Lock (concezioni di stato diverse per quanto riguarda la sovranità popolare), Hegel e Kant (per quanto riguarda lo stato etico hegeliano), Shmit e Croce (per minchiate che mi secca anche spiegare), Gramsci e Apel (presa di potere attraverso il controllo dei media e attraverso la parola). Partono anche aneddoti contro i totalitarismi, quindi contro l'Unità (totalitari? l'Unità?) che esultò per l'uccisione di Gentile, subito dopo la caduta del regime fascista di cui Gentile fu teorizzatore. Contro il totalitarismo di Mao che alcuni intellettuali italiani avevano esaltato; contro il nazismo, contro l'URSS. Ci sono quasi tutti, manca solo il totalitarismo nostrano che faceva capo a Benito Mussolini. Forse bisognerebbe ricordare al premier tanto esperto di storia comunista che anche noi abbiamo sofferto il fascismo. Oppure è stato volutamente dimenticato in ossequio alla cara alleata Mussolini? Io un ideuzza l'avrei... Non possono mancare i lecchinaggi alla Chiesa, a cominciare dal ricordo di Wojtila in Parlamento, passando per Padre Pio (che cazzo c'entra con Berlusconi?!?!) e arrivando infine al lecchinaggio più intenso rivolto a Raizger, con tanto di Habemus Papam! Non mancano le frecciate alla sinistra per la faccenda Unipol, per Telekom Serbia e altre "disavventure" della sinistra che non sono niente paragonate ai suoiguai giudiziari. Si vanta di accordi internazionali con gli amici Putin e Bush. Il nanomalefico ha addirittura il coraggio di lodare le leggi che gli hanno parato il culo dal carcere a partire dalla legge Cirami, ecc. Critica contro la bandiera della pace ( non gli piace, che ci possiamo fare?). Scorrono le minchiate, le grandi opere fatte in questi cinque anni, sempre accompagnati da sorrisi sgargianti in pieno stile berlusconiano. Evito di commentare l'elogio alla Moratti, la "lady di ferro"(potrei diventare troppo volgare). Si rimpiange Sordi, Agnelli, e poi qualcosa che mi ha alterato abbastanza (come se già non lo fossi a sufficienza): Bono Vox, il leader degli U2. Come cazzo si fa a vantarsi di aver promesso a Bono grandi aiuti ai paesi del Terzo Mondo, quando in realtà non è stata mantenuta nessuna promessa fatta a questi Paesi? Che si sarà dimenticato gli aiuti? Che schifo! Cmq, non manca anche il tentativo di portare nel suo schieramento la Margherita di Rutelli, e magari già che ci siamo anche i Ds e tutta la compagnia.... Si elogia Arafat, che addirittura era stato oggetto di scherno del nostro amatissimo premier ( tempo fa ha dichiarato che alla richiesta di aiuti per una tv per la striscia di Gaza ha risposto che avrebbe mandato Striscia la Notizia). Dopo varie pagine di minchiate e schifezze finalmente si arriva alla sezione finale, ovvero le 36 riforme del Governo di Silvio Berlusconi, il programma per il futuro, molto vago (tanto per scriverlo), e poi finalmente possiamo esultare per la fine del supplizio!
Etichette: Politica
posted by Ajeje87 @ 16:22,
1 Comments:
- At 21:18, said...
-
per la serie ...cazzo ci scriviamo? ma mettici 4 cazzate ...e le mie foto