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sulla scia dell'opera leopardiana, tratterò tutto ciò che mi passerà per la testa:politica, musica, cinema,ecc. tutto in completa libertà



Mi consenta, io protesto

Che Berlusconi si metta il cuore in pace, non l'avrà vinta tanto facilmente.

P.S. A me poi questa polizia contro i manifestanti ricorda qualcosa di nero.....

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posted by Ajeje87 @ 09:18,

17 Comments:

At 10:27, Anonymous Anonimo said...

Invece speriamo proprio che vadano avanti, sia lui che la gelmini.. Hanno la maggioranza e un enorme consenso tra la gente, della quale l'80% è favorevole alla riforma..

 
At 16:19, Blogger Ajeje87 said...

Avere grande consenso non vuol dire avere ragione. E in questo caso berlusconi non ha assolutamente ragione, te lo posso assicurare(a proposito, conosci effettivamente ciò che i decreti gelmini e la legge 133 dicono?). Inoltre è berlusconi ad avere il 70% dei consensi, non questi suoi provvedimenti visto che tra noi manifestanti ci sono tantissimi che votano a destra comprese le famiglie che suppongo votino dalla stessa parte. La nostra protesta è apartitica e vuole solo il bene della scuola e dell'università. Siamo consapevoli che tutto il sistema abbia bisogno di una riforma per migliorare e razionalizzare le risorse ma tagli indiscriminati non risolvono il problema, anzi lo acuiscono. Se Berlusconi e la Gelmini vanno avanti per la loro strada non faranno altro che rovinare il futuro di tantissimi studenti, ricercatori, assegnisti ecc. oltre che peggiorare notevolmente il livello medio della nostra scuola. Se per te questo è un bene, sono contento per te, immagino che a suo tempo tu abbia votato per la persona giusta.

 
At 20:01, Anonymous Anonimo said...

infatti così è stato.. Cmq la riforma attuale è rivolta alla scuola elementare, a livello universitario si procederà più in avanti, da quanto ho capito seguendo annozero.. E io conosco persone che nonostante siano di sinistra, sono favorevoli alla riforma.. Se ciò può evitare sprechi o inutili sperperi, perchè non provare?
La verità è che in questo paese i cambiamenti sono sempre mal accetti..
Saluti..

 
At 10:24, Blogger Ajeje87 said...

scusami ma se tu sai che in un dweterminato settore ci sono degli sprechi la prima cosa che fai qual'è? tagli drasticamente i fondi e il tourn over (così invece di entrare i figli dei professori e qualche bravo ricercatore entreranno soltanto i figli dei professori, geniale!) o prima riformi e poi vedi se si possono ridurre i fondi? Io in genere propendo per la seconda ipotesi, la prima rischia solo di mandare al collasso università che saranno anche costrette ad aumentare le tasse. I cambiamenti, quando si tagliano drasticamente i fondi per qualcosa ovviamente non sono bene accetti, non mi sembra che sia qualcosa fuori dal mondo.

 
At 13:54, Anonymous Anonimo said...

si ma vedi che alla fine la cifra dei tagli che fa così paura è il 3% la protesta è esagerata.
Saluti..

 
At 16:45, Blogger Ajeje87 said...

un taglio del genere però è significativo se consideri che solo il 10% dei fondi stanziati all'università serve per la ricerca. Significa tagliare del 30% i fondi per ricerca edilizia ecc e non mi sembra poco. (Io consoco altre percentuali ma do per buone le tue)

 
At 18:15, Anonymous Anonimo said...

considerato poi che chi taglia è lo stesso che nel precedente governo aveva promesso, via moratti, di raddoppiare i fondi per la ricerca, ma poi li aveva diminuiti.... e già lasciarli invariati è come ridurli, considerato che l'inflazione esiste anche per i materiali necessari alla ricerca.

 
At 09:48, Blogger Ajeje87 said...

Loro comunque dovevano anche abbassare le tasse...

 
At 16:31, Anonymous Anonimo said...

i finanziamenti saranno ridotti a chi spreca denaro e aumentati a chi davvero fa ricerca e magari ottiene pure piccoli risultati. Perchè fino ad ora chi fa ricerca e ottiene risultati, ottiene lo stesso badget di chi si frega soltanto i soldi, fosse anche un premio nobel. Inoltre chi prende i finanziamenti della ricerca che in realtà in 30 anni di servizio non ha mai usato come dovrebbe, prende il triplo di un giovane ma talentuoso ricercatore che magari ci mette anche l'anima in quello che fa questo significa distribuire bene i finanziamenti,darli a chi li merita.. Poi è normale che ci siano 327 facoltà con non più di 15 iscritti (e non è detto che frequentino tutti) e 37 con un solo iscritto??? Inoltre ci sono piccoli istituti dove gli insegnanti sono più degli alunni, basterebbe chiuderli e affiliare gli alunni ad istituti più grandi magari trasportandoli gratuitamente con delle navette.. Questo è fare economia.. Saluti..

 
At 16:38, Anonymous Anonimo said...

riguardo le percentuali io ho messo solo il 3% che da ciò che ne so, è il tetto massimo di tagli che può essere effettuato, poi non so se saranno sottratti come dici tu tutti dalla ricerca, anche se mi stranizza, ma contraddicendoti mentirei.. Saluti..

 
At 23:37, Blogger Ajeje87 said...

Per quanto riguarda il primo commento ti devo contraddire perchè la legge fa un taglio indiscriminato dei fondi. Non si parla assolutamente di razionalizzazione delle risorse da destinarsi ai più meritevoli o simili. Come accennavo in un altro commento l'università resta così com'è, solo riducono drasticamente i soldi che vengono stanziati.
Se parli di università con pochi iscritti anche loro non vengono toccate. NON C'E' ALCUNA RIFORMA DI NESSUN TIPO DELL'UNIVERSITA' continueranno a vivere anche questi corsi di laurea e queste università se riusciranno a tirare avanti. L'economia non si fa togliendo soldi ad muzzum e dicendo arrangiatevi, sono cazzi vostri, i banchieri sono amici miei. Ci sono certo delle riforma da fare, chiudere certi corsi di laurea, evitare tanti sprechi, giudicare effettivamente l'operato di un professore/ricercatore e se è il caso cacciarlo via, ecc. ma questa legge non va in questa direzione. Qua, e tu hai recepito bene il messaggio, si criminalizza l'università con una campagna diffamatoria infame solo per proteggere un provvedimento che dimostra quanto scuola e università importino alla classe politica di questo paese: 0.
Per quanto riguarda il tuos econdo commento: i fondi totali che il governo destina all'università, per singolo ateneo, per legge devono essere divisi tra stipendi e altre voci. Il massimo che si può destinare agli stipendi, che devono essere obbligatoriamente garantiti, per legge è il 90%. Quasi tutti gli atenei d'Italia, specialmente al sud dove le aziende non investono assolutamente nulla nell'università, sono nei limiti imposti dalla legge per un nonnulla; e non perchè i professori sono troppi, maperchè i soldi sono pochi già adesso. Tagliando i finanziamenti del 3%, visto che gli stipendi non si possono toccare, si incide per forza di cose sulla ricerca e sulle altre voci per quanto riguarda la spesa dell'università. Spero di essere stato chiaro sulla gran bella legge 133

 
At 16:25, Anonymous Anonimo said...

si ma il fatto che tu dica che i corsi che andrebbero eliminati non saranno toccati, non ha nessuna base, perchè cio che risulta difficile capire ai scioperanti, che della riforma universitaria NON SI è ANCORA PARLATO come hai anche scritto tu, quando nei prossimi mesi verrà presentata allora si parlerà di eliminare il superfluo e togliere o premiare dove serve.. Ma se si ostacola il governo in tutto ciò che propone, come si puo ottenere qualche cambiamento? Per le banche è un discorso a parte, abbiamo visto che ha combinato all'economia mondiale il fallimento di lehman brothers oltre alla disoccupazione che aumenterebbe nel nostro paese col fallimento di banche e aziende, salvando questi ricchi bastardi si salva anche chi ci lavora, non penso sia difficile arrivarci, cmq io personalmente non ho mai avuto una gran simpatia per il nano (come lo definisci spesso tu) ma uno che salva di tasca propria la sua banca senza mettere le mani nelle casse statali, non può che acquistare punti..
Saluti

 
At 19:20, Blogger Ajeje87 said...

A me sembra di essere stato chiaro finora, si vede che non è così. Le nostre ragioni non sono nè politiche nè di parte, quindi non protestiamo per andare contro un benefattore, per sport o perchè qualcuno ci manovra (come vorrebbero far credere). E nemmeno siamo cretini, noi viviamo l'università ogni giorno e sappiamo benissimo cosa comportano i provvedimenti presi dall'alto: la morte dell'università pubblica italiana. Chi non conosce la situazione e parla ripetendo le parole di berlusconi e sudditi non credo abbia tanto diritto di criticarci. L'università italiana è da riformare, è vero ma non è possibile in questo momento tagliare indiscriminatamente fondi di vitale importanza sia per la ricerca ma anche per la sopravvivenza stessa del sistema universitario italiano. Se una riforma seria verrà fatta (e ho i miei dubbi) ben venga, ma non è possibile prescindere da un ripensamento della legge 133 nei suoi articoli che prevedono la svendita dell'università pubblica. In parole povere:
1)i soldi che il sistema università riceve ora sono pochi, se si tagliano anche quelli invece di aumentarli siamo nella cacca.
2)gli sbocchi lavorativi per un laureato (sopratutto per chi come me si laureerà in fisica) sono spesso pochi; precludendo l'ingresso di giovani laureati all'università si ucciderà il loro futuro e i nostri migliori cervelli saranno costretti ancora una volta a emigrare.
3) trasformare le università in fondazioni private è il primo passo per lavarsi le mai dall'istruzione avanzata che permette di formare menti critiche, ciò che da magiormente fastidio a chi governa adesso.
Noi non ci staimo.

 
At 23:05, Anonymous Anonimo said...

senti io ho capito cio che vuoi dire ma credo che prima di parlare di rovina almeno vedere che riforma faranno sull'università.. Riguardo le fondazioni non mi esprimo perchè non ho idea di come funzionino, cmq ieri sera a porta a porta un'onorevole (donna) del pd sembrava fosse daccordo sulle fondazioni.. Comunque sappi che non sto criticando nessuno xkè ognuno p libero di manifestare il proprio pensiero come ho fatto io con te.. A limite potrei criticare chi occupa,chi fa casino o chi allontana i compagni con la forza, ma quelle sono minoranze di gente che non ha voglia di studiare e approfitta della situazione(spero mi darai anche un parere su questo), xkè chi vuole protestare puo farlo civilmente come penso faccia tu da come parli..
ennesimo saluto..

 
At 11:27, Blogger Ajeje87 said...

noi non ci possiamo basare su promesse. A noi interessano i fatti concreti perchè le promesse sono bravi a farle tutti. In questo momento di concreto c'è solo una legge finanziaria affossa-università. Noi non possiamo tollerarlo e ci battiamo affinchè i fondi per un settore cruciale per la società anzichè diminuire aumentino.
Per quanto riguarda le fondazioni la contrarietà si basa sul fatto che già adesso le aziende che vogliono investire nella ricerca all'università possono farlo. La possibilità di trasformare università pubbliche in fondazioni private con conseguente aumento delle tasse di iscrizione in primo luogo segnala un progressivo allontanamento dello stato dall'istruzione pubblica; in secondo luogo finirebbe per favorire le università del nord dove ci sono le uniche aziende italiane che già investono nella ricerca e che saranno le sole che continueranno a farlo. Si crea così un divario tra nord e sud che costringerà coloro i quali avranno i mezzi ad emigrare (come se già non esistesse questo problema) per seguire corsi di qualità mentre al sud, con fondi sempre minori e meno professori si rischierebbe il collasso con un conseguente, inevitabile abbassamento dell'offerta formativa e della qualità dell'insegnamento (ci tengo a puntualizzare che checcè se ne dica la formazione universitaria al sud è molto migliore di quanto si pensi).
Per quanto riguarda la protesta mi sembra ovvio che sia civile. Anzi, noi ci stiamo impegnando al massimo perchè sia così affinchè non si strumentalizzi ancor di più la nostra posizione. Io personalmente sono contrario alle occupazioni perchè le ho vissute alle superiori e non ne ho un ricordo positivo (ci sono sempre i cretini che distruggono qualcosa rimanendo poi impuniti).Ma noi studenti dobbiamo essere uniti nella nostra protesta altrimenti sarà un flop colossale. Difatti noi a palermo siamo in molte facoltà in assemblea permanente con blocco delle lezioni decretato dai nostri presidi in seguito a nostra richiesta. Noi ci rendiamo conto che studiare è un nostro diritto, oltre che dovere, e sappiamo che non studiare ora va a nostro discapito, ma siamo anche consapevoli che se non lottiamo ora il nostro futuro sarà meno rosa di quello fosco che già ci aspettavamo. Noi siamo tutti uniti nella protesta, quei pochi che non vogliono protestare recupereranno le lezioni con noi quando queste riprenderanno e nessuno obbliga loro a non studiare a casa per conto loro nel frattempo.

 
At 11:30, Blogger Ajeje87 said...

Ci tengo a sottolineare inoltre che tra gli studenti sono veramente pochi quelli a favore della finanziaria di tremonti. Anzi, nella mia facoltà non ne conosco neanche uno. Quindi finiamola con le buffonate di gasparri, cicchitto e cretini vari che vogliono far credere che la maggioranza è con loro. La stragrande maggioranza degli studenti e delle loro famiglie è contrario e se ne accorgeranno presto.

 
At 13:09, Anonymous Anonimo said...

il decreto è diventato legge.

 

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