Hermann Hesse - Narciso e Boccadoro
22 aprile 2009

Non è un libro per tutti i palati e chi conosce Hesse lo sa. Infatti all'inizio ho faticato un poco ad abituarmi al linguaggio usato dall'autore, ma una volta fatto, il libro scorre bene ed è davvero piacevole.
La storia narra dell'amicizia di due animi contrapposti, Narciso e Boccadoro, che, conosciutisi in un convento durante la loro giovinezza, arricchiranno l'uno l'essere dell'altro. Narciso è lo spirito, il logos, l'ascesa, la vita contemplativa di un convento; Boccadoro invece è la natura, l'eros, l'arte, il vagabondaggio. Infatti è tutto tra questa contrapposozione che gioca il libro lasciando trapelare alla fine una supposta minima superiorità di Boccadoro su Narciso. O meglio, della vita di Boccadoro su quella di Narciso. Io sono convinto che i due sono opposti conciliabili e che anzi per vivere davvero bene è necessario il completamento dell'uno con il suo opposto. O mi sbaglio?
Comunque il libro è bello e interessante. Voto: 7,5

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posted by Ajeje87 @ 09:41,

1 Comments:

At 13:21, Truman said...: Letto con gusto tempo fa. Strano, praticamente non ricordo la trama, forse perchè da tempo ho profonda affinità con Hesse.

Mi resta la sensazione che in sottofondo ci sia sempre la sapienza orientale, quella che spinge sempre a vedere il mondo nella sua interezza prima che nelle sue componenti. La Gestalt è più dei suoi elementi costitutivi.

E ritrovo questa strana affinità tra la cultura tedesca e quella orientale, che Hesse riuscì più volte a rendere in modo mirabile. Mi resta la sensazione che Hesse voglia dire che la ricerca dell'Assoluto non è una ricerca vana. Anche se non potrà mai avere termine.

Vorrei provare a chiarire: Narciso e Boccadoro nell'estetica dell'opera d'arte non possono essere visti separatamente. Forse bisogna tornare al koan del battito di mani: "Tutti sappiamo qual è il suono che si ottiene battendo le mani. Ma qual è il suono ottenuto da battito di una sola mano?"