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sulla scia dell'opera leopardiana, tratterò tutto ciò che mi passerà per la testa:politica, musica, cinema,ecc. tutto in completa libertà



Carlo Levi - Cristo si è fermato ad Eboli

Non sapendo cosa leggere dopo varie delusioni, quando questo libro impolverato mi è capitato per caso sotto gli occhi ho deciso di provarlo. Non è stata una cattiva scelta perchè alla fine mi è piaciuto particolarmente. La storia del giovane spedito in "esilio" in un paesino arroccato e dimenticato dal mondo della Basilicata coinvolge. Questa storia è comunque il pretesto epr presentare all'Italia "della città" il mondo contadino; un altro modo per presentare la questione meridionale che nel periodo fascista era trascurato ma pur sempre presente. Ed è proprio in seguito al contatto diretto che lo scrittore ha con la popolazione di Gagliano che lo spingono ad interessarsi alla questione dell'arretratezza profonda del meridione rispetto al settentrione. Così, tra le vicende delle giornate abbastanza monotone del suo soggiorno in Basilicata il lettore ci presenta il suo punto di vista ed un abbozzo di proposta per la soluzione del problema (uno stato federale). Il libro è ben scritto e trasmette benissimo la calma e la tranquillità proprie della vita del confinato senza però essere noioso o scontato, e non era una cosa facile. Inoltre incuriosisce molto la cultura Lucana che viene presentata piena di magia e superstizione. Nel complesso do un bell'8

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posted by Ajeje87 @ 11:39,

1 Comments:

At 13:19, Anonymous Anonimo said...

«Sono passati molti anni, pieni di guerra, e di quello che si usa chiamare la Storia [...] Ma, chiuso in una stanza, e in un mondo chiuso, mi è grato riandare con la memoria a quell'altro mondo, serrato nel dolore e negli usi, negato alla Storia e allo Stato, eternamente paziente».
Sicuramente una delle più belle prime pagine di libro che esistano.
«Noi non siamo cristiani - essi dicono - Cristo si è fermato a Eboli».

 

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