Ancora sul caso Eluana
16 luglio 2008
Dopo Bagnasco intervengono i sudditi: in prima fila Giuliano Ferrara seguito a ruota da Celentano. In una lettera al Corriere Celentano afferma "tante bottiglie d'acqua per far nascere un dubbio". Non sapete quanto fastidio mi danno ogni volta i cattolici che, anche se con la massima buona fede possibile, vogliono fare la morale. L'ateismo è qualcosa di pensato, ragionato, a lungo, come il proprio credo se non di più. E' una mancanza di rispetto per chi arriva a quella scelta il continuo tentativo di convertire e omologare. In fondo, ci si sono fatte le stesse domande, si è solo arrivati a risposte differenti. Chi può dire quale sia la più corretta? Si abbia rispetto della scelta di chi non la pensa e non crede come la maggioranza. Si abbia rispetto sopratutto della scelta di un uomo che sulla decisione di far morire la propria figlia non ci ha riflettuto cinque minuti ma anni. Chi siete voi per fare la morale a quell'uomo?
Etichette: Cose di Chiesa, Cronaca
posted by Ajeje87 @ 11:15,
7 Comments:
- At 11:48, said...
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Ben detto
- At 11:50, Ajeje87 said...
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grazie
- At 12:59, said...
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il punto è che ogni volta escono questi fanatici, ma gli altri, gli altri no...dove sono i vips laici quando servono? perchè non prendono posizione? e perchè la politica laica non si fa sentire?
- At 15:45, said...
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Grazie per avere scritto questo post.
Non possiamo lasciare parlare solo i portatori di assoluti buoni per tutti - At 09:37, Ajeje87 said...
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@marziana: chi sarebbero questi vip laici? Non ce ne sono, per questo non escono.
@poverobucharin: Di niente, mi sembrava mio dovere ;) - At 22:55, said...
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celentano ha mostrato, probabilmente senza volerlo, tutta la sua disumanità nel far trapelare che in fondo dio ha schiaffato eluana su un letto d'ospedale per 16 anni a fin di bene: se beppino si convertirà la farà resuscitare
- At 10:15, Ajeje87 said...
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@raser: secondo me Celentano & Co. lo dicono a fin di bene, non lo fanno per male. Purtroppo dicono spesso cose che potrebbero evitare e tenere per loro. peccato