Nas nelle scuole, forse
28 maggio 2007
Parte della proposta fatta dalla Turco qualche giorno fa fa ridere: "I nas nelle scuole, magari già nei prossimi giorni", così, a scuole praticamente deserte vedremo se i nas troveranno qualcuno ad accoglierli oltre ai bidelli e ai professori.
A parte la questione dei tempi, però, la proposta, che a me sembra sensata, ha scatenato un bel po' di polemiche.
Sappiamo che la questione sta dornando di moda" anche per la notizia, scopertasi sbagliata, di quel ragazzo che si diceva morto per uno spinello. Purtroppo il problema droghe è un fenomeno complessissimo; ci sono varie motivazioni che portano i ragazzi a drogarsi, dai disagi sociali all'emulazione, e non tutti sono affrontabili dallo stato in maniera adeguata. La scuola e la famiglia dovrebbero fare qualcosa di più per arginare il fenomeno ma spesso fanno poco rispetto a quanto è una loro possibilità e anche un loro dovere. Sono convinto che la cosa migliore che si possa fare in questi casi, quando ci si trova a fronteggiare simili problemi, è la creazione di un progetto a lunga scadenza (è inutile parlarne ora e scordarci il problema per i prossimi 5 anni) che si ponga come principale obiettivo la sensibilizzazione dei ragazzi. Sono loro che per primi devono capire che ciò che fanno danneggia primi fra tuti loro stessi. Ma, nonostante questo sia per me l'arma migliore antidroga, non disdegno che facciano sentire che lo stato se ne sta occupando. Le scuole, per quanto riguarda la droga, sono come zone franche, come gli stadi per la violenza, dove nei bagni si fuma e si spaccia di tutto. Iniziare a far capire che lo spaccio è illegale e che i ragazzi non possono fare tutto quello che gli passa per la testa non mi sembra sia una cattiva idea , anche se non è il preside a chiamare i Nas. Non ce lo vedo un preside che si fa un giro nei begni della scuola; qualche ispezione a sorpresa male, a chi si comporta legalmente e va in bagno per i "bisogni corporali", non farà certo male.
Etichette: Politica
posted by Ajeje87 @ 22:45,
1 Comments:
- At 17:35, Beppe said...
-
se non fosse morto quel ragazzo non sarebbe successo nulla.
è così che funziona la politica in Italia, si procede per fatti di cronaca, poi quando nessuno se li ricorda più, non si fa più niente.
Ora è uscito quel libro sugli sprechi della politica, e tutti ne parlano, tra un mese sarà dimenticato